Cheratocono è la maggiore causa di trapianto di cornea in Italia e in Europa. È una patologia
progressiva non infiammatoria che causa un notevole deterioramento della visione con lo sviluppo
di astigmatismo irregolare e assottigliamento della cornea. Ad oggi, la diagnosi precoce gioca un
ruolo primario nelle tempistiche di trattamento, anche grazie all’introduzione di metodiche mini-
invasive in grado di arrestare la patologia. Grazie alle ultime innovazioni, infatti, è possibile
combinare differenti approcci chirurgici e terapeutici.
Terapia mirata
LA DIAGNOSI
Mediante i nostri strumenti all’avanguardia e la topografia corneale è possibile analizzare la cornea
punto per punto, definendone le caratteristiche di curvatura e spessore, individuando per tempo la
diagnosi. La patologia prevede differenti stadi ingravescenti ed è necessario praticare terapie
adeguate a ogni specifica situazione.
Chirurgia mini-invasiva
TERAPIA CHIRURGICA: IL CROSS LINKING
L’introduzione di nuove metodiche d’intervento e della chirurgia mini invasiva ha radicalmente
modificato l’approccio al paziente. Ad oggi, il Cross Linking risulta essere il trattamento più idoneo
soprattutto nelle fasi precoci della malattia.
Il Cross linking è una tecnica mini-invasiva che rinforza la cornea. La tecnica prevede la
somministrazione di collirio a base di riboflavina (vitamina B2), successivamente mediante un
fascio laser di raggi ultravioletti di tipo A (UVA) a basso dosaggio la riboflavina si irrigidisce
“irrobustendo” la cornea come il “cemento rapido”. Questa tecnica permette di contrastare la
progressiva deformazione dello strato corneale ed arresta l’evoluzione del cheratocono.
TERAPIA CHIRURGICA: IL CROSS LINKING PLUS
Alla tecnica tradizionale di Cross Linking si combina (nello stesso intervento) l’uso del laser ad
eccimeri per tentare di dare una regolarità alla cornea, tale da migliorare sensibilmente la vista. O
comunque di permettere la realizzazione di occhiali e lenti a contatto meno impegnativi.
TERAPIA CHIRURGICA: CROSS LINKING E ANELLI INTRASTROMALI
Un’altra metodica combinata per il trattamento della patologia ed il miglioramento della vista è
quella che unisce il cross linking e gli anelli intrastromali. Questa soluzione risulta più invasiva
delle altre in quanto viene inserità una protesi ad “anello” appunto, per permettere una regolarità
quando lo spessore residuo della cornea non permette altre tecniche. Negli ultimi mesi del 2024 il
dott. Zagari insieme al Prof. Mazzotta hanno iniziato un percorso diverso degli anelli intrastromali
di materiale artificiale sostituendoli con anelli di materiale allogenico (TESSUTO UMANO
CROSS LINKATO) chiamati CAIRS, il lavoro è stato presentato al congresso internazionale
ESCRS a Barcellona il 4 settembre 2024, i risultati ad oggi sono molto soddisfacenti, stay
tuned…
IN TUTTI I CASI: La gestione contattologica è sempre una valida terapia
Il compito del contattologo esperto in cheratocono è quello di saper scegliere e consigliare la
soluzione meno invasiva e più efficace per il paziente. Secondo le indagini epidemiologiche recenti,
solo il 15-20% dei pazienti affetti da cheratocono vanno incontro al trapianto della cornea mentre
una più piccola percentuale sceglie nuove tecniche chirurgiche più o meno risolutive, quali il cross-
linking CXL, la Mini Cheratotomia Radiale Asimmetrica (M.A.R.K.), l’impianto di anelli
intrastromali INTACS che si affiancano come alternative al trapianto.
Chi soffre di cheratocono deve affidarsi a specialisti qualificati perchè l’applicazione non corretta
della lente a contatto, la progressione della patologia e talora anche la scarsa collaborazione del
paziente, determinano la principale complicanza a cui incorre il paziente con il risultato di
danneggiare in modo permanente la cornea.
Frequentemente presso il nostro centro si presentano pazienti affetti da cheratocono con lenti a
contatto inadeguate che causano fastidi importanti e lesioni corneali. In questi casi la sostituzione
con lenti adeguate può risolvere il problema e scongiurare e/o ritardare il trapianto della cornea.
La contattologia specialistica è praticata con un approccio metodologico tecnico-scientifico,
avvalendosi di strumentazione all’avanguardia, che consente di effettuare esami accurati ed
approfonditi, garantendo al paziente sempre la massima sicurezza per il suo occhio.Grazie
all’esperienza acquisita e alla capacità di saper proporre la giusta soluzione ad ogni paziente,
abbiamo un’ampia casistica di casi trattati con successo.
Cheratocono
Correzione del Cheratocono
La correzione del cheratocono, può essere effettuata applicando differenti tecniche contattologiche e
utilizzando diverse tipologie di lenti a contatto. Nei nostri centri di contattologia di Trapani,
Marsala, Palermo e Catania si utilizzano lenti a contatto con elevato standard qualitativo prodotte
dai migliori laboratori italiani ed esteri e sviluppiamo filosofie applicative differenti in base alle
esigenze, allo stile di vita e in funzione della tipologia di cheratocono.:
-Applicando delle particolari LAC morbide spessorate specifiche per il cheratocono, laddove la
spiccata sensibilità corneale non permette l’uso delle LAC rigide gas-permeabili (RGP).
-Applicando delle LAC ibride ovvero costruite con la zona centrale gaspermeabile e la parte
esterna in materiale morbido, anche queste adatte quando la spiccata sensibilità corneale non
permette l’uso di altre LAC.
-Applicando delle LAC RGP in materiale siliconato per garantire un ottimale comfort durante l’uso
e una elevata ossigenazione alla cornea.Applicando lenti definite corneo-sclerali, minisclerali e
sclerali che garantiscono una corretta visione ed un eccezionale comfort dal primo momento.
Queste lenti sono molto utilizzate nei nostri centri perchè fanno la differenza in termini di comfort,
visione e garantiscono il massimo rispetto della cornea. Vengono realizzate su misura e
garantiscono un risultato straordinario anche in casi molto complessi.
-Applicando una tecnica definita PIGGYBACK ovvero “portare sulle spalle”; si utilizzano due
LAC una morbida sotto che si offre come cuscinetto alle sollecitazioni meccaniche create dalla
LAC RGP applicatagli di sopra.
-Applicando le LAC RGP-K-INV lenti gaspermeabili che permettono una migliore visione anche
dopo la rimozione delle lenti dall’occhio.
Quando intervenire
CHIRURGIA DEFINITIVA: IL TRAPIANTO
In casi di diagnosi tardiva è necessario ricorrere al trapianto di cornea che, attualmente, è meno
invasivo poiché effettuato soltanto sugli strati corneali coinvolti. Il Centro, rinomato per il grande
numero di interventi eseguiti, effettua il trapianto di limbus con le più innovative tecnologie
disponibili.